Intervista a Federico Del Monaco autore e regista dello spettacolo “Avrò bisogno ancora di te”

Sabato 27 luglio, alle ore 21.00, presso le Terre di Arotron a Pianella (PE), andrà in scena lo spettacolo “Avrò bisogno ancora di te” dedicato al grande cantautore teramano Ivan Graziani.

Abbiamo intervistato per voi l’autore e il regista, lo scrittore Federico Del Monaco.

 

Perché uno spettacolo su Ivan Graziani ?

«Prima di rispondere desidero ringraziare Roberta Placida e Poesia femminile singolare, apprezzo molto la qualità dei contenuti che questa realtà offre periodicamente. Per me è un onore essere intervistato da voi.

Perché uno spettacolo su Ivan Graziani? Perché Ivan Graziani è stato un grande cantastorie, la sua abilità di musicista e di cantante hanno spesso preso tutte le luci del palcoscenico. In Italia è difficile percepire in un grande artista, contemporaneamente, talenti musicali e di scrittura. La voglia di raccontare cronologicamente i racconti delle sue canzoni è stata la spinta artistica. Infine è abruzzese, è nostro e merita il nostro impegno nel portare avanti il suo messaggio, traghettandolo verso le generazioni che verranno.»

Hai dato un taglio particolarmente originale: racconti l’artista attraverso i suoi testi. Perché questa scelta?

«Perché è la più suggestiva, non facile ma decisamente più intrigante. Nell’era del tutto a portata di tutti il compito è diverso rispetto al passato, si possono indicare interi universi e lasciare allo spettatore la voglia di approfondire ma si deve conoscere bene l’argomento e saper toccare i temi, i tasti giusti. Spero di esserci riuscito.»

Le voci narranti sono due personaggi che rappresentano “Visione” e “Passione”, in apparenza due astrazioni, ma che poi si concretizzeranno e porteranno lo spettatore a immedesimarsi in essi e a scoprire che essi convivono in ognuno di noi: quale è l’intuizione che si cela dietro a questa rappresentazione e come si cala nella realtà del cantautore?

«Ivan Graziani non è stato solo un uomo dalle grandi visioni e dall’immensa passione. Eppure questi due tratti sono quelli che lo rendono unico, secondo me, che danno una profondità completamente originale a tutta la sua opera. Le contaminazioni letterarie, tra cui spiccano Gozzano e D’Annunzio, si mescolano ad uno stile metropolitano tipico di chi dagli anni ’70 ha scritto note e parole dal sapore inconfondibilmente rock. I grandi artisti non sono percepibili in una sola inquadratura ma utilizzare l’escamotage teatrale di Visione e Passione mi è sembrato uno spunto interessante da cui partire nella scoperta e nella riscoperta di questo personaggio.»

Non è la prima volta che metti in scena la musica: quale è il filo conduttore della tua poetica teatrale in questo ambito?

«Si parte dallo studio e dall’ascolto, la memoria spesso permette collegamenti che possono arricchire il progetto ma ogni lavoro è storia a sé, un viaggio dentro e fuori da descrivere, sognando la messa in scena con l’obiettivo di condividere con gli spettatori emozioni già provate e tesori da scoprire. Attori e musicisti, in tal senso, devono immergersi pienamente nell’dea e nel progetto. I miei spettacoli, una volta scritti, offrono tutte le informazioni necessarie alla rappresentazione ma rispetto, fiducia e armonia sono ingredienti umani imprescindibili. Il filo conduttore è “la poesia nella musica”, per ora solo italiana ma non mi precludo incursioni nelle lingue straniere.»

Credi che Ivan Graziani sia un cantautore ancora attuale e che possa dire qualcosa ai giovani di oggi che spesso combattono ad armi impari contro la disillusione e il disincanto, sentimenti che Ivan ha raccontato sublimandoli nei suoi testi?

«I giovani lo adorano, quando lo conoscono. A questo servono principalmente questi miei spettacoli, a presentare figure eccellenti indicando sentieri di conoscenza. Ivan Graziani sarà sempre attuale perché ha toccato temi immutabili con la sua originale contemporaneità. Passano gli anni, cambia quasi tutto, senza uno schermo portatile connesso con il mondo ci sentiamo smarriti… eppure l’inquietudine del vivere in un paesino, che diventa altra inquietudine quando si lascia e nuova inquietudine quando si torna, per esempio, è un tema che sarà sempre attuale. Inoltre Ivan Graziani, con la sua leggerezza, riesce a parlare di tutto senza cedere in qualunquismi e la sua lotta ad ogni forma di moralismo è lodevole.»

Prossimi progetti?

«Tante cose bollono in pentola, principalmente dei lavori di scrittura, alcuni dei quali diverranno anche rappresentazioni sul palco. In tal senso alcuni progetti sono già a buon punto e, se devo dire un nome, non posso che rivelarlo insieme al suo cognome: Dino Campana.»

Due saranno gli attori sul palco: Giuseppe Ippoliti che sarà anche l’interprete delle canzoni di Ivan Graziani, e Antonio Pellegrini che rappresenterà graficamente i brani. Le musiche saranno curate da Lorenzo Lanciotti Luigi Sfirri.

 

𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐃𝐞𝐥 𝐌𝐨𝐧𝐚𝐜𝐨 è nato a Sulmona (AQ) e lavora ad Avezzano. Inizia tredicenne a scrivere racconti di genere fantastico, spaziando tra fantascienza, fantasy e horror. In seguito intraprende uno studio della parola che lo porta a comporre poesie. L’evoluzione dello stile è tale da consentirgli un approccio ad ampio raggio: testi di canzoni, sceneggiature, raccolte di poesie, racconti, saggi, testi teatrali ed un romanzo.

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• La poesia a dieci anni da sisma – Antologia della III Festa della Poesia, L’Aquila 21 marzo 2019, Daimon Edizioni
• Catalogo del Festival di Mezza Estate di Tagliacozzo 2019
• Antologia Letteraria “Nuovi occhi sul… Mugello” 6^ ED, Edizioni N.O.S.M.
• Primavera vien danzando – Antologia della Compagnia dei Poeti dell’Aquila, 2020, Daimon Edizioni
• Lo statico volo d’una rima, Silloge poetica, 2021, Daimon Edizioni
• L’Agenda 2022 della Daimon Edizioni “Solo l’amare, solo il conoscere conta” dedicata a Pier Paolo Pasolini, 2021, Daimon Edizioni
• L’Agenda 2023 della Daimon Edizioni “Ascolta come mi batte forte il tuo cuore” dedicata a Wislawa Szymborska, 2022, Daimon Edizioni
• Quadernone Dino Campana “Il matto è tornato”, 2023, Daimon Edizioni
• L’Agenda 2024 della Daimon Edizioni “La vita pareva intagliata con il coltello” dedicata a Franz Kafka, 2023, Daimon Edizioni

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• Cambiar pelle
• Il tempo dell’impegno
• L’ultimo sulla luna 1: Ludovico 23.43.31
• L’ultimo sulla luna 2: Karon di ghiaccio e fuoco
• L’ultimo sulla luna 3: L’eterno viaggiatore
• L’ultimo sulla luna 4: Il pulviscolo senziente
• La casa rosa del perdono
• Rosso antico
• È scritto lassù – reading musicale interstellare

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• Lei non sa!
• Piove il sole
• Prima della Prima
• L’ancella del dio Suono
• La coperta

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• Eva e…
• Le tue stelle

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• Singhiaccio
• 27 aprile – una storia di Avezzano
• La Passione azzurra – ballata in due tempi, supplementari e calci di rigore
• Tra le mie righe: in viaggio con Ignazio Silone

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• Eppure soffia vol. 1 Accadde a Genova e qualcuno si stupì
• Water music and other dreams
• Eppure soffia vol. 2 L’eterna Roma negli anni di piombo
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𝑪𝑶𝑹𝑻𝑶𝑴𝑬𝑻𝑹𝑨𝑮𝑮𝑰 – 𝑽𝑰𝑫𝑬𝑶
• La caduta
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