Il Senso che deve avere la propria vita partendo proprio dal senso che manca

Il Senso che deve avere la propria vita partendo proprio dal senso che manca.
Recensione del libro “Un senso di te” di Eleonora Geria

“Un senso di te” di Eleonora Geria è un romanzo autobiografico che racconta l’amore senza riserve di una madre che percorre tutte le strade possibili per rompere il silenzio che avvolge suo figlio Nicola, sordo dalla nascita. C’è un momento esatto in cui Eleonora prende coscienza del fatto che suo figlio non sarà mai come gli altri perché, di fronte a ogni tipo di stimolo sonoro, non reagisce in alcun modo; non potrà mai ascoltare la voce di sua madre, non potrà comunicare allo stesso modo degli altri bambini. È quello il tempo in cui la vita quotidiana fatta di lavoro, di corse per raggiungere in orario l’asilo nido, di faccende domestiche, di serate sul divano, di cene con gli amici, diventa un tempo senza più tempo. È quello il tempo che di colpo si sgretola non offrendo più nessuna via d’uscita.

Unica strategia è quella di agire e di trovare una soluzione al problema, tentare il tutto per tutto per ritrovare la normalità della propria vita e di quella dei familiari. Comincia la ricerca di medici che siano luminari, di ospedali attrezzati, di viaggi della speranza, di consulti, di operazioni, ospedali, controlli, logopedia.

Tutto molto estenuante, a volte frustrante. Il peso maggiore è sulle spalle di Eleonora, la mamma, quella mamma che inizia a sentirsi incompleta, inadeguata e incapace di generare un figlio senza problemi. Il marito Gigi, medico in carriera, farà i salti mortali per esserci nei momenti cruciali ma non potrà vivere lo scorrere del tempo in attesa che qualcosa cambi, che finalmente si trovi la soluzione definitiva. Sarà Eleonora sempre in prima linea a gestire la comunicazione con chi cura Nicola e la comunicazione con il proprio figlio. Alla continua ricerca di un modo perché il bambino possa esprimere i propri sentimenti oltre ai suoi bisogni principali. Tutto è faticoso, irto di ostacoli da superare per il bene di tutti. E lei Eleonora? È giusto annullarsi, rinunciando al lavoro, al proprio tempo libero, alle amiche, alla palestra, a tutto?

Ecco che la protagonista si mette alla ricerca del Senso che deve avere la propria vita partendo proprio dal senso, l’udito, che manca a suo figlio. E in questa ricerca profonda, enigmatica e travagliata del senso di sé trascina anche il lettore che segue con apprensione le varie tappe percorse per fare uscire Nicola dal silenzio e si immedesima negli interrogativi della madre. Ha senso cercare a tutti i costi e a qualunque prezzo il modo per ridare l’udito al figlio? Non è meglio accettare la sua condizione e trovare la maniera migliore per inserirlo nella società trovando un “modus vivendi” possibile per tutti e quindi anche per sé stessa? Accogliere una nuova vita nel proprio ventre cosa comporterà per sé e per Nicola? Eleonora si batte come una leonessa per restituire a Nicola il senso dell’udito, per dargli la possibilità di comunicare con gli altri, di sentire suoni, rumori, voci e uscire dal mondo ovattato in cui vive. Con il patema in gola ascolta il parere dei medici, affronta prove impegnative assieme a suo figlio, scala montagne, si arrampica sugli specchi e anche quando scivola trova il modo per risalire. E tutto questo diventa allo stesso tempo una ricerca del senso che deve avere la propria vita. Ciascuno sta al mondo per realizzare un progetto, quello che ci è stato affidato e che non conosciamo. Per riuscire nell’intento bisogna cercarne il senso per dare valore a sé stessi e alla propria vita. Questo il messaggio nascosto tra le righe della narrazione che conducono attraverso lo scorrere degli eventi in maniera empatica tanto da rendere lo stesso lettore il protagonista della vicenda. È questo far parte della storia che fa del romanzo un racconto avvincente e coinvolgente nella immediatezza della scrittura che nelle parole trattiene i sentimenti, i dubbi e l’ansia della protagonista che chiede a sé stessa più che agli altri di superare tutte le barriere che le si pongono davanti. Eleonora troverà la risposta a quale è la sua mission in questa vita e da quel momento tornerà ad affrontare le cose con maggior serenità tanto da farla diventare perfino gioia.

Trovare il senso della vita rappresenta il nodo principale, quello che in fondo accomuna ogni essere umano. Solo trovandolo sarà possibile raggiungere la pace interiore, ritrovare il sorriso e la voglia di rimettersi in gioco. Nonostante tutto. Ed ecco che la visione del problema cambia aspetto. Nicola diventa un bambino speciale, unico, un super eroe, diventa l’elemento centrale, quello che da solo dà senso alla vita di Eleonora, come madre, moglie e come donna così come darà un senso a tutti quelli che avranno la fortuna di stargli accanto.

 

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