In questi giorni abbiamo pensato ai preparativi della festa di Halloween anche se questa ricorrenza non fa parte della nostra tradizione.
Essendo io stessa un’insegnante, la prima domanda che mi sorge spontanea è la seguente: Halloween a scuola sì o no?
Se si ascoltano i commenti di alcuni genitori o se giriamo sui social spesso ci si sente ripetere: “un’altra scusa per non fare scuola” oppure “ma pensiamo piuttosto alle nostre feste” oppure ancora “è una festa celtica che è stata cristianizzata, ma che senso ha?”
Prima di parlare a vuoto naturalmente sarebbe necessario documentarsi. Anche in Italia questa festa sembra avere delle origini antichissime ed a saperlo sono solo gli appassionati di folclore. Infatti i travestimenti, le storie di spettri, le zucche intagliate sono esistite in tutta Italia fino al secolo scorso. Si trattava di tramandare oralmente la sopravvivenza di riti pagani antichissimi. Ma non è solo questo: la festa che oggi chiamiamo col nome di Halloween, in Italia ha fatto facilmente presa, là, dove queste antiche tradizioni contadine erano scomparse da tempo.
A questo punto mi chiedo: ma cosa c’è di così affascinante nello scherzare con la morte? Nel mescolare il sacro con il profano? E perché questo legame tra i morti e i bambini?
Furono le istituzioni americane a trasformare la festa di Halloween in una festa per bambini. Si voleva evitare che in quella ricorrenza tutto degenerasse poiché le follie notturne erano davvero tante, con scherzi molto pesanti.
Halloween comunque non è solo una notte di paura ma anche un momento magico per i bambini di girare di casa in casa per fare il cosiddetto dolcetto o scherzetto. Anche questa usanza sembra sia da ricondurre al periodo celtico.
I bambini amano travestirsi e spesso viene concesso anche a scuola. E’ una festa che offre l’occasione di sperimentare la loro creatività ed è ricca di simboli che caratterizzano l’atmosfera del divertimento. A scuola, tra le tante materie si studiano anche le lingue straniere e quindi dove è il problema se ci si addentra in una cultura diversa? I bambini festeggiano e si divertono nel travestirsi, nel preparare le zucche, nel girare di casa in casa chiedendo dolcetto o scherzetto e allora, perché impedirlo se tutte queste attività favoriscono la loro crescita intellettuale?
Sono state scritte anche molte poesie su questo tema; ne ho scelte due adatte ai bimbi della scuola dell’infanzia e scuola elementare.
FJLASTROCCA DI ALLOWEEN
Il trenino è già partito:
C’è uno spettro divertito,
Una zucca preoccupata ,
Non vuole essere schiacciata.
Vanno insieme alla gran festa
Del guerriero senza testa.
Sono mostri, tu lo dici,
Ma per me son solo amici.
IL FANTASMA LENZUOLINO di Rita Sabatini
Ti presento lenzuolino,
E’ un simpatico fantasmino.
E’ goloso di dolcetti,
Si diverte a far scherzetti.
Si nasconde nelle torte,
Fa scricchiolare tutte le porte,
Si tuffa dentro la marmellata,
Si spalma sul naso la panna montata.
Se vede una zucca ci entra dentro
E se ti avvicini….. che spavento!
Ma poi ti abbraccia e ti dà un bacino
Perché è un bravo fantasmino.
LA NOTTE DI HALLOWEN Tratta da AAW. 365 Fiabe storie e filastrocche
In ogni casa una zucca pelata
Per questa notte un poco stregata
E una candela la illumini dentro
Bella, diritta e proprio nel centro.
Tanti fantasmi verranno alla porta
Con gli occhi tondi e la bocca storta
E di sicuro vorranno un dolcetto
Con la minaccia di uno scherzetto.