Ci lascia Mario Vargas Llosa, uno dei più grandi scrittori del Sud America e del panorama letterario mondiale. Nato in Perù e naturalizzato spagnolo, l’autore si è spento all’età di 89 anni a Lima, “in pace, circondato dalla sua famiglia”, come ha comunicato il figlio Alvaro Vargas Llosa.
Considerato tra i massimi romanzieri e saggisti contemporanei, nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti prestigiosi, tra cui il Premio Nobel per la Letteratura nel 2010 e il Premio Cervantes nel 1994. La sua notorietà internazionale arrivò negli anni ’60 con opere come La città e i cani (1963), La Casa Verde (1966) e Conversazione nella Cattedrale, romanzi in cui sperimentava nuove forme narrative, superando i canoni classici del romanzo tradizionale.
Vargas Llosa ha saputo spaziare tra stili molto diversi: dall’ironia pungente di Pantaleón e le visitatrici (1973), fino alla raffinatezza stilistica di Avventure della ragazza cattiva (2006), romanzo che segna un ritorno consapevole a un modello narrativo più classico.
Accanto alla sua attività di narratore, si è distinto anche come saggista e giornalista. Da giovane sostenitore del comunismo e ammiratore di Fidel Castro, si è poi avvicinato a posizioni liberali e liberiste, al punto da candidarsi alla presidenza del Perù nel 1990. Dopo la sconfitta contro Alberto Fujimori, scelse di lasciare il Paese e stabilirsi in Spagna.
Nato nel 1936 ad Arequipa, seconda città del Perù, Vargas Llosa è sempre stato animato da una straordinaria forza di volontà, disciplina e desiderio di sperimentare. Questa sua energia lo ha portato anche sui palcoscenici teatrali, dove si cimentò come attore, confermando la sua inesauribile voglia di vivere.
Mario Vargas Llosa era tornato a stabilirsi a Lima nel 2022, dopo aver trascorso molti anni in Europa.
Nel 2010 gli era stato assegnato il Premio Nobel per la Letteratura, con la motivazione: “per la sua cartografia delle strutture del potere e per le acute immagini della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell’individuo”.
I romanzi successivi si caratterizzarono per uno stile narrativo meno crudo e per una riflessione più profonda sulla scrittura e sul rapporto tra realtà e finzione, con l’erotismo spesso presente come tema ricorrente. Ampia anche la sua produzione teatrale.
Nel 2022, Vargas Llosa era tornato a vivere nel suo appartamento nel quartiere bohémien di Barranco, a Lima, affacciato sull’Oceano Pacifico. Lì aveva ripreso la convivenza con la moglie Patricia Llosa. I suoi vicini si erano ormai abituati alla sua presenza discreta: lo si vedeva spesso passeggiare per il quartiere, appoggiato al bastone, come un qualsiasi pensionato.
Nel febbraio 2023, è diventato il primo autore di lingua spagnola a essere accolto nell’Académie Française. Durante il suo discorso, ricordò con gratitudine la Francia, paese dove iniziò a scrivere e dove disse di aver scoperto “un’altra America Latina”.
I funerali saranno celebrati in forma privata e, secondo le volontà dell’autore, le sue spoglie saranno cremate.