La mia esperienza a Casa Sanremo Writers 2025 durante la settimana del Festival della Canzone. Margherita Bonfilio si racconta

Milano, 25 febbraio

La mia esperienza a Casa Sanremo Writers 2025 durante la settimana del Festival della Canzone. Margherita Bonfilio si racconta.

Sono rientrata da Sanremo da poco più una settimana e ancora sento l’eco delle canzoni, della festa, del clamore e dell’euforia che caratterizza la città durante il Festival della canzone. Ma io non sono andata a cantare perché io di norma scrivo. Il mio ultimo libro “Zia Margherita racconta” SBS Edizioni è stato selezionato da Casa Sanremo Writers 2025, la vetrina più prestigiosa d’Italia dove si affacciano autori conosciuti e amati dal grande pubblico ma anche tanti autori emergenti che hanno così la possibilità di farsi conoscere. Si tratta della mia terza esperienza a Casa Sanremo writers. La prima volta, nel 2023, con “Il vaso di Pandora”, una raccolta di poesie piene di pathos stentavo a credere fosse vero che ero stata selezionata. Ero disorientata, famelica di incontri ed emozioni, forse un po’ impacciata ma col morale alle stelle. Nel 2024 ancora poesia ma stavolta poesie d’amore, amore a tutto tondo, tra il sacro e il profano se non addirittura sensuale. Ero carica, abbastanza sicura, forse perché il libro aveva già avuto tanti riconoscimenti importanti. Sto parlando di “La stanza dei segreti” proposto al Premio Strega poesia.
Quest’anno l’emozione è stata sconvolgente, più della prima volta. Nella prestigiosa vetrina ho portato delle favole per grandi e piccini, tredici storie fantastiche arricchite da illustrazioni fatte a mano da due giovani artiste e introdotte da una filastrocca. Un mondo nuovo tutto da scoprire.
Ma dove si svolge il tutto? Casa Sanremo che racchiude incontri letterari ma anche musica, spettacolo, conferenze, la stampa, le radio, la RAI, la gastronomia, cure di bellezza e tanto altro si trova all’interno del Palafiori, a pochi passi dal Teatro Ariston. Impossibile non pensare di potere avere l’occasione di incrociare grandi nomi dello spettacolo o del giornalismo. Nelle strade principali di Sanremo si accalcano turisti e curiosi, poi all’ingresso del Palafiori, superati i controlli di sicurezza grazie al badge di autore si penetra all’ingresso del palazzo e si salgono due imponenti scalinate (o si sceglie la scala mobile) e si arriva al piano superiore col fiato in gola per l’emozione. Il salotto letterario è subito a sinistra. Poltrone verdi comode e rassicuranti, in fondo una pedana dove sono posizionate due poltroncine girevoli, un tavolino, i microfoni e davanti la telecamera, tutto illuminato a giorno. È lì che il cuore si gonfia, le tempie martellano, la gola si secca.
Mi accomodo, controllo di essere in ordine e aspetto stringendo tra le dita il mio libro di favole. Ma anche questa è una favola! Non vedo la matrigna e nemmeno l’orco, solo una fata con la bacchetta magica. In realtà è l’organizzatrice che con un taccuino e una penna controlla la sequenza delle interviste.
Siccome il mio cognome comincia con la B sono la prima del gruppo. Fingo scioltezza e cordialità. Sorriso sulle labbra, naturalezza e mi siedo stando attenta all’inquadratura. Le amiche tra il pubblico mi dicono che va bene così. Possiamo cominciare. A quel punto dimentico le paure e l’ansia, il timore di non dire abbastanza o di dire sciocchezze. Siamo già alla fine. È stata una bella chiacchierata con il conduttore, cordiale, spontanea e divertente.
Siamo alle foto di rito, il libro finisce in libreria e improvvisamente capisco che la carrozza che mi ha portato fin qui sta diventando una zucca e la favola è al termine. Invece ecco che mi chiamano per interviste radio, incontri, firme e pure un caffè. Ritocco dal parrucchiere, una visita dalla truccatrice, intervista in terrazza, quattro chiacchiere con il giornalista di turno, scambio di opinioni e biglietti da visita con gli altri autori. Una giostra che sembra non fermarsi.
Aria, ho bisogno di aria, qui è un caldo pazzesco. Fuori è il mondo di Sanremo dove sei uno dei tanti curiosi che respirano a pieni polmoni l’aria del Festival. Poi si torna dentro e si fa un giro a scoprire esibizioni musicali, performance di artisti nuovi, interviste di attori, scienziati, tuttologi. Conduttori della televisione, ballerini, cantanti. Pure Carlo Conti passa da Casa Sanremo.
Come uscire da questa magia? Una magia che dura due giorni al Palafiori e poi in giro per le strade per non perdere niente di quello che c’è intorno e conservarlo nel cuore fino al prossimo anno.
Domanda di rito: Cosa hai portato a casa da questa esperienza? Un’energia pazzesca, una grande gioia e una gran voglia di fare e di esserci nel mondo e in particolare in quello letterario con storie nuove e progetti da condividere.
Mi avete visto sui social? No? E allora cercatemi e soprattutto cercate “Zia Margherita racconta” SBS Edizioni di Margherita Bonfilio. Raccontare favole, leggerle, sognare e credere in un mondo migliore è salutare a tutte le età! Meglio non perdere questa occasione. Non adesso. Basta guerre, violenza e soprusi. Coltiviamo la gentilezza, la comprensione, l’amicizia e la solidarietà. Questo il messaggio delle mie favole.

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