Il primo gennaio venne scelto come il primo giorno dell’anno solare quando venne introdotto il calendario giuliano promulgato da Giulio Cesare nel 46 a. C. Nel tempo precedente a quella data, il primo giorno dell’anno era il primo marzo. La festa di Capodanno invece, trae origine dai festeggiamenti in onore del dio romano Giano e da Giano deriva anche il nome di gennaio. Nel Medioevo già molti paesi europei usavano il calendario giuliano ma vi erano anche molte date diverse che indicavano il momento iniziale dell’anno. Con l’editto di Roussillon però, del 9 agosto 1564, fu deciso di considerare il primo gennaio come primo giorno dell’anno. La riforma entrò in vigore per tutta la Francia. Solo nel 1691, Papa Innocenzo XII emendò il calendario del suo predecessore stabilendo che l’anno doveva iniziare il primo gennaio. L’adozione universale del calendario gregoriano, quindi, fece sì che la data del primo gennaio divenisse uguale per tutti.
Durante il regime fascista, in Italia il Capodanno venne spostato al 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma per poi ritornare al consueto primo gennaio dopo la caduta della repubblica sociale italiana.
Il primo gennaio nei paesi cristiani è visto come una festa religiosa di precetto. Liturgicamente si celebra la solennità della madre di Dio e la circoncisione di Gesù con la quale, Gesù entra giuridicamente a far parte del popolo ebraico.
Ma come si festeggia oggi il Capodanno?
Il Capodanno oggi è una festa che accomuna tutti i paesi del mondo. Durante la notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio i cieli vengono colorati dai fuochi d’artificio e la tradizione vuole il brindisi allo scoccare della mezzanotte. Le usanze però legate all’arrivo del nuovo anno sono davvero tante e spesso hanno origini antiche. Ogni paese ha le proprie tradizioni particolari legate alla propria storia e alla propria cultura. In Italia, una delle tradizioni comuni è il colore rosso utilizzato negli addobbi e nell’abbigliamento ed è simbolo di buon auspicio e di prosperità. Altra tradizione è il cenone di Capodanno dove ci si riunisce con parenti ed amici per attendere la mezzanotte con le immancabili lenticchie che è un piatto portafortuna.
Negli altri paesi europei però vi sono altre tradizioni come quella dei dodici chicchi d’uva in Spagna che vengono mangiati nella Puerta del Sol. In Danimarca invece si mangia la kransekage, tradizionale torta di marzapane bevendo champagne. In Norvegia invece si preparano i sant kager, tipici dolci alle mandorle e, le mandorle vengono messe anche dentro un budino e chi riuscirà a trovarle avrà fortuna per l’intero anno. In Inghilterra vi è il tradizionale tacchino ripieno di castagne e il classico Christmas pudding e si aspetta la mezzanotte facendo dei giochi bizzarri. In Francia invece, si mangiano cibi raffinati come le ostriche e i foie gras e frutta secca accompagnati da champagne. In Germania invece è molto diffusa la tradizione del bleigieβen secondo la quale, bisogna fondere un po’ di piombo su un cucchiaino per poi versarlo subito in acqua fredda e la forma che assume il piombo rivelerà qualcosa sul futuro.
Le tradizioni sono davvero tante e ogni paese ha le proprie ma tutte le persone sperano davvero nelle nuove opportunità e che la magia del nuovo anno porti alla realizzazione di nuovi sogni.
A questo punto non mi resta che augurare a tutti i lettori, momenti di gioia, di prosperità e di amore e grandi speranze per il futuro: “Buon 2025 a tutti”