In una luce dorata iniziava la settimana prima di Natale.
In un mondo che sempre più abbisogna dell’essenziale e della brevitas, “Poche parole per raccontarlo” (edizioni Segni e Parole, maggio 2024) è il compendio di mille vite dell’autrice Valentina M. D’Amico.
“Lo sguardo dell’autrice, sensibile e ironico, fotografa, traccia, disegna ciò che siamo, tra nostalgia dei ricordi, pause di riflessione, cieli tinti di speranza e corse frenetiche sul tapis roulant. È il pensiero che si muove libero, il cuore che combatte come in una danza nel vento, con le mimose che cantano di gioia, in un cammino lento intorno alla bellezza che è sempre in grado di salvare il mondo. Ogni storia è un universo racchiuso in dieci parole. Dieci. Il numero dei campioni” così come recita la prefazione di Madia Mauro.
Storie autoconclusive e bastanti a se stesse e al lettore, la cui soglia di attenzione si assottiglia sempre di più per via dell’esubero informativo che ci circonda e ci bombarda. In dieci parole invece si ritrova il guizzo e la fascinazione di una storia a cui non manca nessun elemento e che ci rapisce, in una goccia di quotidiano.
La lettura, infatti, di “Poche parole per raccontarlo” consente un assaggio, un morso, un ritorno fugace e giornaliero, possibile a tutti e per questo di presta a un largo bacino d’utenza.
Una vita, mille vite, dal “lockdown” alle stagioni, dalle impressioni familiari a quelle universali, ogni flash narrativo di D’Amico mantiene la forza strenua della prosa, pur evocando la potenza immaginifica e stilistica dell’haiku.
Valentina M. D’Amico, siciliana d’origine, vive e lavora a Roma come insegnante. Nella scrittura predilige da sempre la brevità e la sintesi. Per questo motivo l’idea di scrivere “romanzi in dieci parole”, trovata in un gruppo Facebook, l’ha colpita e stimolata. Ha pubblicato due racconti in raccolte collettive e una prima selezione di storie in dieci parole, intitolata Briciole di quotidiano, tramite la piattaforma Kindle Direct Publishing di Amazon.